Il contesto giuridico ha la funzione di disciplinare le controversie che sorgono tra due o più parti che non riescono autonomamente a trovare accordi soddisfacenti. Può accadere che le conflittualità alla base delle azioni giudiziarie siano dannose per soggetti indifesi come i bambini o per le persone in situazioni di inferiorità, quando danni conseguenti a incidenti possono aver menomato il loro corpo, la psiche o l’immagine sociale. Le competenze psicologiche, in questi frangenti, sono di grande aiuto. I giudici si avvalgono degli psicologi per conoscere a fondo le caratteristiche di personalità dei soggetti che hanno avviato la causa. Lo psicologo diviene, su richiesta di un giudice, un consulente tecnico d’ufficio (CTU) e viene incaricato di redigere una perizia psicologica. Gli avvocati che difendono le parti in causa possono richiedere un perito di parte; in tali casi uno psicologo può essere coinvolto, dopo l’approvazione del giudice, ad affiancare il lavoro del CTU e, al tempo stesso, a sostenere psicologicamente il soggetto in causa. Gli ambiti d’impegno degli psicologi giuridici dell’Istituto sono:
Il percorso di conoscenza che porta alla redazione delle perizie offre anche l’occasione di stabilire una relazione con una persona in difficoltà. La relazione, se ben condotta sul piano etico, può assumere anche dimensioni di sostegno e di riorientamento psicologico.