
20 Giu La dimensione psicologica della noia tra normalità e patologia
Il Convegno organizzato da Istituto Adler in collaborazione con LAG Vignola che si è tenuto il 31 marzo 2012 è stato pensato per approfondire il tema complesso e sfaccettato della noia. Esperti del settore hanno focalizzato l’attenzione sugli aspetti psicologici e sociologici dei vissuti contemporanei: la noia è stata analizzata non come mancanza di attività orientate ad occupare il tempo, ma come la manifestazione di un disagio situazionale e/o esistenziale che estromette l’individuo da se stesso e dal mondo, determinando una sorta di prigione nell’incomunicabilità. Dal confronto che ne è scaturito, sono stato analizzati gli strumenti clinici per rapportarsi alla complessità di questo stato d’animo. La ricostruzione di significati come processo di cura è stato al centro del dibattito.
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Di seguito, trovate inoltre il contributo relativo ai Significati della Noia. Si tratta di un’esperienza psichica dai contorni vaghi, sfocati e pervasa da un intreccio di vissuti d’ansia, tristezza e fastidio, condizioni d’attesa, di brama e di rifiuto che si fondono e confondono l’una con l’altra. Anche le ricerche nei testi scientifici e filosofici tracciano le sue diverse forme, dal disinteresse alla ricerca spasmodica: noia come apatia, come dilatazione del tempo, noia vibrante del corpo che non sa dove stare, che non trova pace, della testa che freme, che cerca qualcosa.
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